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Per tre settimane non ho aggiornato questo blog. Non vuol dire che siamo stati fermi, anzi, c'è stato troppo da fare e non trovavo il tempo per scivere. Vediamo di recuperare il tempo perduto.
Cominciamo con una bellissima notizia.
Ricordate Pico? Era il piccolino peloso trasferito da un altro canile, che se ne stava terrorizzato in fondo al suo box.
Di tanto in tanto lo portavamo fuori e un po' alla volta aveva preso sicurezza e confidenza. Passato lo spavento si era rivelato un cagnolino favoloso: affettuoso, giocherellone, divertente.
Lo abbiamo vaccinato, gli abbiamo fatto i test per le malattie da vettore e finalmente Pico ha una famiglia.
Nel filmato che chiude trionfalmente il diario di questa settimana lo vedete nella sua nuova casa, mentre gioca con il suo nuovo fratellino.
Non è bellissimo? Cosa ci faceva un cagnetto così chiuso in un canile?
Per la sua liberazione dobbiamo ringraziare tante persone: voi che ci sostenete, il personale del canile che ci sopporta (grazie Dimitri!), i bravissimi volontari olandesi che hanno preso a cuore le sorti dei cani buttati in questa terra di Calabria, che ogni mese fanno il lungo viaggio per venire a prendere quanti più trovatelli possibile, che curano le adozioni, che ci informano con foto e video sulla loro nuova condizione.
Grazie!
Finita l'autocelebrazione, torniamo al nostro solito modo di scrivere e raccontare.
Canile 1
Qui purtroppo le cose vanno piano. Forse ricordate che in luglio ho ritirato e portato in stallo a pagamento Birba, Nicolina, Billy e Gulliver.
Purtroppo sono ancora tutti lì, la scorsa settimana ho pagato il terzo mese di pensione.
Comunque qualcosa si sta muovendo, finalmente: venerdì Birba, la cagnetta a sinistra, la cagnetta buonissima anche se forse non bellissima, la cagnetta che non puoi fare una passeggiata perché ogni due passi si mette pancia all'aria ad aspettare una carezza. Venerdì Birba, dicevo, partirà per la sua nuova casa in Germania.
Per lei la lunga attesa è finita, e si libera un posto per un altro cane da tirare fuori dal canile.
Anche per Billy e Gulliver, i due bei cuccioloni, ci sono buone notizie. Finalmente qualcuno si è accorto di loro e a fine ottobre potranno partire.
Altre due anime liberate! Spero di darvi la conferma in un prossimo blog e di mostrarveli liberi e felici.
Rimane ad aspettare la povera Nicolina: per lei ancora niente.
È dolcissima e a me sembra bellissima, ma è anzianotta: 8 anni. Non è facile trovare adozione per un cane di questa età.
Pazienza, aspettiamo che anche per lei si apra un'opportunità. Intanto è in uno stallo casalingo, gira libera e vive certamente meglio che in canile.
Ma bisogna mantenerla!
Visto che le cose finalmente si muovono, stiamo iniziando a pensare alle prossime uscite.
In collaborazione con altre due volontarie e con l'aiuto di un gruppo Whatsapp presto, speriamo già la prossima settimana, dovrebbero usciere due microbi: un simil volpino di circa 6 chili trovato investito sulla strada in agosto e Coco, una piccolina in canile da un sacco di tempo.
Con loro, spero, dovrebbe uscire anche Teo, un giovanotto delizioso accalappiato in agosto. È giovane, vivacissimo e mal sopporta di stare chiuso in un box. Se la cosa non andasse a buon fine sarà il prossimo che prenderò e porterò in stallo
E, visto che Birba, Billy e Gulliver sono prossimi alla partenza, ho cominciato a guardarmi in giro per decidere chi li sostituirà nello stallo e nell'attesa di una vera casa.
Al momento ho due candidati: Spino (nome mio, non ho chiesto come è registrato all'anagrafe), un simpatico simil spinoncino giovane e vivace, e Ambra, un incrocio di maremmano di taglia molto contenuta. Sono entrambi giovani, belli, docili. Dovrebbero trovare presto adozione.
Speriamo!
Canile 2
Qui le cose vanno molto più svelte. Abbiamo piena agibilità e collaborazione, andiamo almeno una volta la settimana, e, soprattutto, non sono solo: siamo sempre almeno tre. Ci si aiuta nel fare fotografie, portare i cani in passeggiata, cercare soluzioni.
Da questo canile è partito Pico, il cagnolino che apre questo post. Ma non è il solo: proprio ieri è partito anche Miki:a sinistra lo vedete in canile, a destra lo vedete nella sua nuova famiglia, già a spasso.
Miki è stato accalappiato in luglio, insieme al suo fratellino Pio. Anche per Pio abbiamo trovato una bella adozione e sabato partirà per il nord Italia: e fanno tre!
Con questo abbiamo quasi svuotato un box, ma c'è un ma: nello stesso box c'è Ale.
Ale è uno dei cagnolini più spaventati che io abbia mai visto. Teme l'uomo, quando lo portiamo fuori rifiuta di seguirci al guinzaglio e tira per andare alla rete del box più vicino, quasi a cercare la protezione dei suoi simili.
Eppure dispiace lasciarlo lì da solo. Stiamo cercando di prepararlo per l'adozione, ma non è facile.
Qui non si tratta solo delle solite spese per vaccini e test, e nemmeno della solita fatica per affrontare le incombenze burocratiche.
Bisogna conquistarlo: ieri me lo sono preso e mi sono seduto mezz'ora nell'erba vicino a lui. Un po' alla volta mi ha rivolto qualche timido sguardo e ha accettato di mangiare qualche biscottino dalle mie mani: è un primo passo importante, vediamo se la prossima volta si ricorda o bisogna cominciare tutto da capo. Comunque ci lavoriamo.
E veniamo a un'altra bellissima notizia: in un box c'è Black, un pastore tedesco di 16 (avete letto bene!) anni. Per Black si è tessuta una rete di solidarietà, si è formato un gruppo Whatsapp dedicato a lui e, dopo un mese di preparazione, sabato lascerà il canile. Lo abbiamo portato in un ambulatorio a fare una bella visita - a questa età sconvolgere le abitudini di una cane e metterlo su un furgone per un lungo viaggio non è cosa da fare a cuor leggero -, lo abbiamo portato più volte in paseggiata e abbiamo visto che ha ancora voglia di vivere, di camminare, di ricevere carezze.
Così sabato Black partirà per Trieste: andrà in un rifugio con un vastissimo giardino dove finalmente potrà camminare, camminare e camminare libero e potrà vivere un sereno tramonto. Nel prossimo post spero di potere inserire qualche sua fotografia fuori da quella gabbia!
Anche in questo caso una ciliegia tira l'altra: in box con Black c'è Leo: un terremoto di cane, vivacissimo e affettuosissimo. Se devo dire la verità l'ho tirato fuori perché mi ha fatto tante feste, tanti salti al petto che temevo di non riuscire a chiudermi la porta alle spalle con solo Back: mettergli il secondo guinzaglio che porto sempre al collo a mo' di stola e portare fuori anche lui mi è sembrata la soluzione più semplice.
Leo è uno splendido meticcio un po' lupetto, un po' husky; gli abbiamo fatto fare i test di rito, tutti negativi, gli abbiamo messo un antiparassitario, e sarebbe quasi pronto per partire. Il problema è trovargli una casa: sarà il prossimo impegno.
Abbiamo anche un'altra protetta: Diva, una splendida cucciolona di un anno e mezzo, dal pelo lungo. Non dovrebbe proprio faticare a trovare casa. Per ora le abbiamo fatto fare i test, negativi, la vaccinazione antirabbica, necessaria per adozioni all'estero, e aspettiamo. Speriamo di poterla liberare presto.
Per finire, ci sono i casi un po' più complicati, perché sono cani di grossa taglia, perché non è facile trovare loro casa per la taglia e perché impegnativi.
Sono cani che probabilmente finiranno i loro giorni in canile. È una cosa molto triste guardare quei pit, corsi, pastori dietro la rete e sapere che potremo fare molto poco.
Alcuni però non si possono vedere e cerchiamo di fare qualcosa. In particolare abbiamo preso a cuore due casi.
Il primo caso è la mia amata Dasy: chi mi ha letto la ricorderà senz'altro. È una bellissima corsa bionda di tre anni, dolcissima e giocherellona, trovata in aperta campagna, scheletrica, con un colpo di fucile in testa.
In canile litigava per il cibo con i suoi compagni di box, per questo era da sola in un box di cemento, chiuso, senza nemmeno un cortiletto esterno per prendere un po' di aria e di sole.
La scorsa settimana l'ho presa e l'ho portata in uno stallo a pagamento: non è il paradiso, ma almeno sta in un box luminoso, tutti i giorni può fare una corsa in un prato, quando voglio posso andare a giocare un po' con lei e a farle qualche coccola.
A sinistra la vedete com'era in canile, a destra mentre finalmente si rotola liberamente nell'erba.
Inutile dire che sto facendo di tutto per trovarle casa: come cane unico sarebbe pronta anche subito.
L'altro caso è simile, anche se un po' più facile: i pastori tedeschi incutono meno timore ed è più semplice trovare un'associazione o un rescue che se ne facciano carico.
Si tratta di Rex: uno splendido pastore tedesco che pativa molto il canile. Lo abbiamo preso e portato nello stesso stallo a pagamento dove si trova Dasy, anche per lui cerchiamo casa.
La scorsa settimana li abbiamo portati a fare una passeggiata insieme al guinzaglio: un po' diffidenti all'inizio, ma tutto bene.
E poi ci sono i cuccioli: con loro è tutto un po' più facile. Non c'è il problema di conoscerne il carattere e sono più richiesti, ci stiamo occupando di parecchi casi.
Come vedete c'è tanto da fare.
Io non credo che il canile sia il male assoluto, spesso è meglio della strada. Ma dovrebbe essere una stazione di passaggio dalla strada a una famiglia.
Non è accettabile che un cane passi tutta la vita nel box di un canile, senza mai una corsa, senza mai toccare e annusare l'erba, senza mai una carezza. E questi canili sono così.
Noi ce la mettiamo tutta, ma abbiamo bisogno di aiuto.
Ci servono volontari.
Ci serve aiuto economico per spese sanitarie, stalli, staffette.
Ci servono soprattutto adozioni: come vedete molto spesso dobbiamo cercare casa all'estero ai nostri cani.
Certo, è bello comperare un cucciolino di razza e portarlo a casa; ma la gioia che può dare la gratitudine di un cane salvato dal canile è molto più grande!
Eccovi Pico nella sua muova casa!