Canili. Settimana n.36 2021. RACCOLTA FONDI
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Rieccoci, è settembre, siamo in piena attività e riprendo il mio diario dai canili
Canile uno
Come ho spiegato altre volte, qui non si può andare e venire, tutto passa attraverso il gestore.
Forse ricordate che all'inizio di agosto abbiamo preso e portato in una stallo Billy, Nicolina e Birba. Purtroppo non hanno ancora adozione e abbiamo pagato il secondo mese di pensione.
Birba, la cagnetta più affettuosa del mondo, quella che non puoi fare una passeggiata perché ogni due passi si gira a pancia in su per cercare una carezza, probabilmente ha trovato casa e presto partirà per la Germania.
Mercoledì mattina l'abbiamo portata da un'amica volontaria per capire come si comporta con i gatti: la famiglia adottante ha già cani e gatti. Tutto bene, presto dovrebbe partire.
Anche per Nicolina le cose si stanno muovendo, arriva qualche proposta e speriamo di mandarla presto in una casa tutta sua. Per ora vive serena insieme agli altri cani dello stallo, molto, molto meglio che in canile.
Stessa cosa per Billy: è il più giovane ed è ancora un po' selvatico e impaurito. Questa settimana l'abbiamo portato dal veterinario per la castrazione. Adesso è pronto. Speriamo che non debba aspettare tanto, per lui, che ha bisogno di una casa, e per le nostre finanze.
Abbiamo preso anche altri due cani.
Avevamo messo gli occhi su una cucciolata di nove cuccioli nati in canile e preso accordi per ritirarli. Purtroppo, prima che potessimo prenderli e che ricevessero il primo vaccino sono tutti morti :-(
La parvovirosi è terribile e spesso letale; se non curata lascia ben poche speranze.
In box con loro c'era anche Gulliver, figlio di un'altra madre e scampato alla malattia. Siamo andati a prenderlo il più presto possibile e l'abbiamo portato in pensione.
È piccolino, bellissimo, ha un bel caratterino (guardate il filmato sotto!). Per lui le domande sono fioccate e un mese di stallo dovrebbe essere sufficiente.
E poi c'è la nostra Penny, trovata per la strada da un'amica volontaria e fatta accalappiare per salvarla dai pericoli. Ve ne ho già parlato nel post precedente. Finito il trattamento sanitario, sterilizzata, l'abbiamo subito presa e portata in pensione. Dovrebbe partire presto.
Insomma, in questo momento abbiamo cinque cani in stallo. E quando partiranno ne prenderemo altri .
È uno stallo casalingo, amorevole, attento ai bisogni degli animali, ma ha dei costi.
Per poter fare più e meglio ci servirebbero adozioni veloci e aiuto economico.
E veniamo al canile due
Qui abbiamo molte buone notizie e una notizia meno buona. Cominciamo dalle buone.
C'erano una volta due cagnolini piccoli e pelosi che se ne stavano chiusi in un box: Milù e Pico (in realtà all'anagrafe è Cesare, ma non lo sapevo e nella mia furia nominatoria avevo scelto un nome filosofico). Milù è partita e Pico è rimasto solo.
Ebbene, anche per Pico è arrivata una bella richiesta: abbiamo fatto (e pagato) i test per le malattie mediterranee e la vaccinazione antirabbica e presto Pico lascerà il box e partirà verso una vera casa.
Ma c'è una notizia ancora più bella: in una chat di volontari alcuni chiedevano cani anziani. Ebbene, ci siamo resi conto che c'era lui: Black, 16 anni (!), in canile, a aspettare la fine.
Fatico a crederci, ma per Black, che pensavo inadottabile (chi si prende un cane di 16 anni?), sono arrivate delle belle richieste. La generosità dei volontari non ha limite. Probabilmente presto Black andrà a casa, non più il cemento di un box, ma coccole e cuscini.
Oggi l'abbiamo portato a fare una bella visita e i parametri vitali sono buoni. Può partire e, spero proprio partirà.
Per Black non cerco soldi: le spese saranno coperte dal gruppo nato su WhatsApp, ma la notizia è talmente bella che volevo condividerla! E poi questo diario dai canili serve a voi se avete voglia di leggerlo, ma soprattutto serve a me, per ricordarmi cosa faccio della mia vita.
E andiamo avanti: continuiamo a preparare Ciccio, un giovane maremmano favoloso, e Rex, un pastore tedesco che il proprietario "non può più tenere" (boh!) ed è finito in canile. Anche per loro speriamo di risolvere presto.
E veniamo alla cattiva notizia: Dasy (già Deia: l'operaio del canile - persona deliziosa che da solo si gestisce 250 cani, lo fa con dedizione ed è estremamente disponibile con noi volontari - aveva letto male. Già Daisy: il veterinario del canile aveva letto male: lectio facilior. Proprio Dasy, mi sono letto il microchip e ho controllato. I veterinari dei canili inventano strani nomi, o li trascrivono male.), be' Dasy è sempre lì.
È una cagnolina corsa di 3 anni e 30 kg, trovata nelle campagne calabresi con una ferita da arma da fuoco nella testa.
È bellissima e buonissima, ma litiga per il cibo; per questo resta rinchiusa da sola, senza nemmeno un compagno, in una cella di 2x3 metri, senza neanche il cortiletto esterno dove stendersi a prendere il sole.
Nella mia esperienza in una casa dove ogni cane ha la sua ciotola la questione del cibo si risolve in 24 ore, ma in canile è impossibile.
Ho fatto appelli, ho cercato stallo a pagamento al nord da associazioni che possano risolvere il problema e trovare adozione.
La amo alla follia, ma niente! Dasy rimane lì, in cella, da sola, ad aspettare quei 15 minuti alla settimana in cui le faccio fare una passeggiata. E rischia di continuare così per i prossimi 10 anni. Sono tristissimo.
Bene, il diario dai canili calabresi d questa settimana finisce. Pensavo di andare al mare, ho trovato il randagismo.
Se volete darci una mano, i dati per contribuire sono sempre qui.
Alla prossima settimana.