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Frieda
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Due mesi dopo Chicca ecco arrivare Frieda, così, dopo essere vissuto per trent'anni in beata solitudine in un appartamento, di colpo mi sono trovato con due cani, e che cane era Frieda!
Quando è arrivata a casa mia aveva 10 mesi ed è subito saltata sul mio letto e ci ha pisciato, giusto per spiegarmi con chi avevo a che fare; era la vivacità fatta animale, un incrocio di pointer con l'istinto della caccia spiccatissimo, forte, dal carattere indipendente, terrore di tutti i gatti, correva come il vento per chilometri e chilometri, si buttava nel Ticino gelato in gennaio per inseguire le anatre, scappava da tutte le parti e non tornava per ore, si feriva. Era anche una grande lettrice: ha divorato parecchi libri, con una predilezione per Umberto Eco.
Non so se dei cani si possa dire che sono orgogliosi, ma Frieda era orgogliosa: quando rientravo non mi correva incontro per salutarmi come faceva Chicca e come fanno tutti i cani: lei rimaneva a guardarmi sul divano, agitando la coda, e aspettava che fossi io ad andare a salutare lei; al momento della buona notte aspettava immobile che salutassi Chicca, ma quando andavo da lei si prendeva le coccole ringhiando, e ringhiando forte, all'inizio ho avuto paura, poi ho capito: diceva a Chicca di stare alla larga, aveva aspettato paziente, ma adesso toccava a lei.
Eppure aveva un carattere splendido: intelligente, mai aggressiva con gli uomini o gli altri cani, mai spaventata, se doveva prendere una sgridata (e ne ha prese tante, troppe, un po' per la mia inesperienza, un po' per i suoi comportamenti) non scappava, non si ribellava, non si risentiva: veniva a prendere la sua parte e dopo due minuti era tutto come prima; se litigava con un cane abbaiava con la sua voce acutissima, ma era lei a prendere i morsi. Presto siamo stati legatissimi, io ammiravo lei, lei ammirava me, ho imparato a accettare le sue 'libere uscite' e i pericoli della strada come un aspetto ineliminabile del suo temperamento, se non era in fuga mi seguiva dovunque senza perdermi un attimo di vista; in una delle foto è accoccolata nella doccia e mi guarda radermi.
I primi acciacchi sono arrivati quando ha cominciato a sviluppare dei lipomi: sulla schiena, sul ventre, ma non era niente di maligno, semplici inestetismi; poi però ne è cresciuto uno enorme sulla spalla destra, si vede nell'ultima fotografia: le ostacolava i movimenti, la sbilanciava, il tempo delle corse pazze era finito :-( .
Una vigliaccata da parte mia è stata portarle a casa Buck: trovato per la strada (ve lo racconterò in un altro post), sembravano andare d'accordo, d'altra parte Buck è terribile con i maschi ma con le femmine è un vero signore. Nella penultima foto li vedete insieme e sono una bella coppia, ma erano due cani dominanti e devono avere avuto da dire in mia assenza; scrivo devono perché non è successo niente di importante, nessuno era ferito, ma la povera Frieda, vecchietta e impedita nei movimenti, deve avere sentito che non era più la padrona ed essersi sentita umiliata: ha smesso di venire a dormire con me per quanto la chiamassi e Buck non facesse niente per impedirglielo (non l'ho ancora scritto, ma se non è stagione di zecche dormo con tre-quattro cani), eppure quando ero fuori andava sul mio letto e rientrando la vedevo uscire timida dalla mia camera: o lei o Buck, e aveva ceduto il passo.
Speravo che col tempo le cose si sarebbero aggiustate e, soprattutto, ho pensato che se Frieda avesse recuperato un po' della sua antica agilità si sarebbe sentita più sicura; così ho deciso l'operazione per toglierle il lipoma: è stata dolorosissima, per un giorno intero ha pianto, per un mese ha tenuto nella spalla i tubi di drenaggio, eppure alla fine si è ripresa; intanto avevo cambiato casa e i cagnetti avevano a disposizione un bel giardino: mi sembrava che tutto andasse bene, Frieda si muoveva di nuovo con sicurezza, era meno intimidita da Buck, speravo per lei, dopo tanto correre e agitarsi, in una serena vecchiaia, con la sua casa, il suo 'papà', i suoi amici Gelbie, la compagna di scorribande, e Buck.

Ho spesso temuto di trovare Frieda morta in mezzo alla strada investita da una macchina o sbranata da un cinghiale nelle campagne dove passeggiavamo; ormai, raggiunta una certa saggezza, mi aspettavo un lento e dolce tramonto, invece la sera del 5 maggio 2015 le ho dato la buona notte, abbiamo fatto le solite scene di coccole e ringhi e sono andato a dormire; quando mi sono alzato alle 6.30 l'ho trovata morta nel giardino, non so perchè, forse qualcosa che aveva mangiato la sera prima quando era scappata fuori mezz'ora.
Così se ne è andata Frieda: aveva 11 anni ed è morta come è vissuta, facendo quello che voleva, senza darmi retta. Ho pianto.
Questo è un ricordo di Frieda.

2 comments

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luca

“Quanto somiglia al tuo costume il mio". La mia vita si è coronata di questi intelligenti esseri dei quali non potrei mai fare a meno, degli uomini sì. Anche le mie due sorelle dormono con me e una delle due ha lo stesso carattere e comportamento di Frieda, indomabile, volitiva, cacciatrice (fortunatamente non cattura nulla) e molto intelligente. L’altra invece è la dolcezza fatta a cane. Grandi storie ci accomunano coi nostri cani, grandi momenti indimenticabili.

09/20/17 @ 11:58 pm

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Frieda che sorveglia in braccio tutta la strada del viaggio di ritorno, pur di stare accanto al suo “papà"; Frieda che scava una rosa fino alle radici, pur di mettere le zampe su di una lucertola; Frieda, fiera e ospitale, ma con un occhio sempre vigile all’ospite; Frieda che ricordo anch’io: un grande affetto della tua vita.

09/27/17 @ 11:36 pm


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